Translate

martedì 22 ottobre 2013

Il Sommo Poeta del Gioco del Ponte .....Giacomo Bracci.









Abbiamo l'onore, di avere nostro ospite,il factotum, della magistratura del San Michele,non che scrittore del gioco del ponte e ultimamente speaker radiofonico della trasmissione "Quelli che il Gioco",un vero amante del gioco a 360 gradi impegnato ogni giorno a far vivere attraverso le sue letture,le sfaccettature più nascoste del gioco.

Nome?
Giacomo

Cognome?
Bracci

Scrittore, speaker radiofonico, ufficiale addetto… ma in verità chi è Giacomo Bracci???
Un ragazzo come tanti che cerca sempre di fare del suo meglio. Forse sono un po’ tutte queste cose, e ne sono fiero. Ti dirò, io non amo molto le definizioni e non sono troppo attaccato ai ruoli. Penso semplicemente che conti dare un buon contributo in quello che si pretende di fare. 

La tua storia come scrittore?
È una passione che coltivo fin dalle elementari. Ho sempre scritto, mi inventavo storie e poesie. Al liceo dirigevo un giornalino di classe, poi all’università mi sono messo sotto più seriamente e nel 2003 ho pubblicato il mio primo racconto per bambini, Il carrozzone notturno di Willy Bert, con la casa editrice Alberti di Arezzo, che ha ricevuto un buon apprezzamento di pubblico e il premio Ceppo d’Argento come scrittore esordiente. Da lì è stato un crescendo.

Che tipo di scrittore sei? Ti è difficile esserlo?
Più che uno scrittore mi ritengo un “raccontatore”, e credo mi riesca in modo molto naturale. A me piace raccontare le storie e le persone. Traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e cerco di valorizzarlo. Sono convinto che intorno a noi ci siano fonti infinite di idee e spunti. La mia svolta credo sia stata quando ho preso consapevolezza di un punto fondamentale: si scrive per chi legge, sempre. Soltanto se ci liberiamo dall’inganno di dover compiacere noi stessi, possiamo dare davvero un buon servizio agli altri. È un principio che cerco di applicare in tutto quello che faccio, in special modo quando scrivo.

Le tue pubblicazioni sul Gioco di cosa trattano?
Sono raccolte di memoria. Più che libri sul Gioco li ritengo libri del Gioco, in quanto prendono forma dai racconti di vita delle già tante persone che finora ho intervistato. Credo che siano pubblicazioni interessanti perché per la prima volta spiegano qualcosa della nostra manifestazione che non era mai stato messo nero su bianco e, ultimo ma non meno importante, mi dicono tutti che sono divertenti.

Come è partita l’idea della trasmissione radiofonica “Quelli che il Gioco”?
L’idea originaria è del mio attuale Magistrato Alessandro Trolese, fondatore anche di Wall Radio, il quale mi disse «Giacomo, perché non si fa una trasmissione sul Gioco del Ponte?» e io risposi «Certo! La chiameremo Quelli che il Gioco.» Ricordo che mi dettero l’okay per cominciare a pochi giorni dalla prima diretta, il venerdì pomeriggio per il martedì sera. Mi attaccai subito al telefono per reclutare gli ospiti e fui contentissimo di notare come grandi personaggi sia di Tramontana che di Mezzogiorno accettassero volentieri il mio invito. Questa è la cosa che mi fa più piacere in assoluto, ovvero rendermi conto di come ciò che stia cercando di fare venga riconosciuto e apprezzato su entrambe le sponde dell’Arno. Ne sono davvero orgoglioso e ciò mi sprona a continuare.

Chi vorresti avere ospite in trasmissione ed al momento non è sei ancora riuscito a intervistare?
Ho una lista lunghissima di ospiti che vorrei in trasmissione, anzi, si fa prima a dire che io vorrei tutti, dal primo all’ultimo! Il mio desiderio è quello di dare voce a quanti più protagonisti, simpatizzanti e appassionati possibile, perché sia veramente Quelli che il Gioco. I miei microfoni sono a disposizione di chiunque abbia argomenti, idee e voglia farsi avanti. Ti rispondo però con un desiderio impossibile ma che ci tengo a fare presente. Se potessi intervistare veramente chi voglio io, in barba perfino alla grande mietitrice, non avrei dubbi: Ivo Pucciarelli. È da quando mi sono avvicinato al Gioco, e in special modo al San Michele, che mi rammarico di non averlo conosciuto e di non poter, anche solo per una volta, parlare con lui e farmi raccontare la sua versione dei fatti. Peccato davvero.  

Come mai scrivere libri sul Gioco del Ponte? Da dove parte questa passione?
Nell’anno 2010 il Gioco del Ponte mi è venuto a prendere per i capelli (che non ho) e mi ha caricato sulla sua grande giostra. Nel bene e nel male lo considero comunque un privilegio. Da allora la mia vita non è stata più la stessa. Per ulteriori dettagli leggetevi la postfazione a L’Aquila sul Ponte, che non a caso si intitola “Come mi ritrovai Aquilotto”.

Quali sono stati gli strumenti e le persone di cui ti sei maggiormente avvalso per la tua ricerca storica per scrivere i testi sul Gioco?
Gli strumenti principali sono stati senz’altro la passione, la curiosità, la sensibilità e l’umiltà. In secondo luogo ho avuto modo di leggere e studiare soprattutto i testi del Prof. Zampieri e di Paolo Gianfaldoni, tutti libri ricchi, puntuali e illuminanti. In terzo luogo, come i miei intervistati sanno bene, il mio strumento principale è il piccolo registratorino portatile che tiro fuori dalla tasca ogni volta che vado a raccogliere la testimonianza di una persona. Lo faccio sia per non perdermi una parola che per stare concentrato su cosa la persona stia realmente cercando di trasmettermi. E una volta a casa sbobino tutto per ore e ore… ma ne vale la pena.


Quali sono i problemi e le responsabilità di scrivere su persone reali?
Questa è un’ottima domanda perché mi permette di chiarire un punto secondo me fondamentale. Credo che l’apprezzamento intorno ai miei testi derivi innanzitutto dall’approccio con cui li ho scritti. Io mi avvicino alle persone in punta di piedi, evitando sempre di giudicare e cercando essenzialmente di capire. Cerco di mettermi nei loro panni e di immaginare il perché dei loro comportamenti, sforzandomi in special modo di ricostruirne le sensazioni e i sentimenti. La responsabilità è tanta, però con questo approccio e un minimo di capacità la si riesce a gestire e valorizzare. Capisci che ci sei riuscito quando le persone ti dicono «L’hai scritto meglio di come te l’ho detto io.» Soddisfazioni straordinarie.   

Questi libri possono far riscoprire le radici della cultura e delle tradizioni di Pisa? È importante ripartire dalle scuole per radicare il messaggio del senso di appartenenza della città al Gioco?
Questi sono libri che possono far capire tutto quello che stia dietro al Gioco e in generale alle nostre manifestazioni storiche. Sono rivolti a un pubblico adulto ma è indubbio che promuovere queste consapevolezze nelle scuole sia essenziale. I migliori incontri sono sempre quelli con i bambini. Uno dei più belli è stato a giugno scorso, alla Libroteca C’era una Volta sul lungarno Mediceo, in cui avevo inventato un gioco carino per far imparare ai bambini di 5-6 anni quali fossero le Magistrature di Tramontana e quali di Mezzogiorno. Puoi immaginarti che bello vedere come dopo dieci minuti le sapessero meglio di me. Siamo tutti chiamati a divulgare ed educare, tutti.

Chi è stato da ispiratore per i tuoi libri?
La vera ispiratrice di tutti i miei scritti è sempre la voglia di fare qualcosa di buono, che possa piacere e venga apprezzato. Io scrivo per chi legge, e cerco semplicemente di scrivere un libro che avrei piacere di leggere, di divertirmi per far divertire, di emozionarmi per far emozionare, altrimenti sarebbe tutto inutile.

Qualcuno ci definisce buffoni esaltati... te che parere ti sei fatto di chi suda e si allena tutto l’anno per la battaglia finale di giugno?
Che sono persone normali, schiette, veraci, magari talvolta un po’ troppo ghiozze ma in cui perlomeno alberga l’invidiabile fuoco di una passione sincera che li fa sentire vivi. Forse fra i combattenti si anniderà anche qualche buffone esaltato, però la maggior parte sono uomini che accettano un destino grave, quello di sopportare una fatica che oggi secondo me è diventata estrema, e lo fanno pagando un prezzo molto alto. Il meccanismo del Gioco è sadico perché non ti permette di distinguerti. O tutti avanti o tutti indietro. È impossibile capire se un combattente sta spingendo alla grande mentre, chessò, un suo compagno ha già mollato da cinque minuti. A differenza di una partita di calcio, per esempio, nessuno potrà mai essere “quello che comunque ha giocato benissimo nonostante la sua squadra abbia perso”. Fra i tubi regna l’anonimato. Penso che a tutti questi uomini si debba innanzitutto un grande ringraziamento per rendere possibile e avvincente la nostra manifestazione, al costo davvero di moltissimi sacrifici.

Cosa ci fa un Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università di Pisa nel Gioco del Ponte?
Quando lo capisco te lo dico J

Che prototipo di lettore e di acquirente avevi in mente mentre scrivevi questi libri?
Sinceramente il me stesso di quattro anni fa, ovvero un pisano o non pisano qualunque che non sapesse un cavolo di nulla del Gioco e ci si ritrovasse nel mezzo. Il pregio dei miei libri infatti è che si possono apprezzare anche senza essere esperti o grandi conoscitori del Gioco del Ponte. Si leggono come comuni romanzi, in cui il lettore è guidato in una storia che più la leggi e più avresti voglia di leggere. Questo me l’hanno detto in tanti e mi fa veramente piacere.

Se dico Bob Biagi?
Io dico Capitano. Ho stretto da subito un ottimo rapporto con Bob, a cui mi legano un’amicizia e stima profonde che credo siano reciproche. Lo ammiro molto, sia come persona che come capitano del Gioco. È un uomo con tanta pazienza, capacità e lungimiranza, mai rissoso, sgarbato o fuoriluogo. Sa unire calma e determinazione come pochi altri. Sa prendersi le sue responsabilità e non esita ad ammettere i propri errori. La sua è una leadership ferma ma serena. È indubbio che sia una persona che fa la differenza. Come suo ufficiale a me piace anche coccolarmelo. Mi piace quando riesco ad aiutarlo e a risolvergli i problemi. Entrambi siamo consapevoli di come il dialogo e la collaborazione siano una strada maestra per il successo. Bob è un uomo da cui imparare tanto.

Scegli tre persone del Gioco che vorresti portare su una ipotetica arca di Noè?
Questa è una domanda fichissima, ma come ti è venuta? Mmm, difficile dare una risposta. Allora, intanto ci porterei sicuramente il mio amico Luca Barbieri, attuale Ufficiale di Piazza di Tramontana. Luca è una persona buona, onesta e profondamente innamorata di Pisa e del Gioco e se lo meriterebbe. Poi ci porterei Bob per tutti i motivi detti sopra. La terza persona mi mette in difficoltà. Mi ronzano in testa tanti nomi, ma prima di farne uno e abbandonare gli altri ti dico che su quell’arca secondo me meriterebbero di salirci tutti coloro che a) non sono morbosamente attaccati a un ruolo e a un costume; b) fanno il Gioco per amore della manifestazione e non per trarne compiacimento, vantaggi o benefici e c) sanno riconoscere i meriti di una buona azione o affermazione indipendentemente da chi l’abbia commessa o pronunciata, senza ridicole distinzioni di Parte o colori.   

San Michele macchina da guerra infernale, dall’esterno priva di difetti, è così?
No, e mi fa piacere che tu me l’abbia chiesto così sfatiamo un mito. Il San Michele non è una macchina perfetta, né tantomeno abbiamo la bacchetta magica per vincere o andare avanti al meglio. La verità è che siamo un gruppo in cui c’è la consapevolezza che ci muoviamo tutti verso un obiettivo comune, in cui non c’è posto per personalismi o arrivismi. Il San Michele non è un’oasi felice e incantata. È un gruppo in cui ogni giorno si svolge un duro lavoro per far sì che le cose continuino ad andare per il meglio, in tutto e per tutti. Siamo legati gli uni agli altri, ci vogliamo bene e cerchiamo in special modo di prevenirli i problemi, così che poi non dobbiamo sudare sette camice per risolverli. Abbiamo anche noi le nostre difficoltà e siamo persone fatte di carne e ossa, con le nostre debolezze, però esiste una sorta di spirito di gruppo riconosciuto da tutti che ci fa essere sempre e comunque una squadra in cui ognuno è consapevole del proprio ruolo e cerca di svolgerlo al meglio. Chi non si sente allineato con questi principi capisce subito di non essere al proprio posto e di conseguenza si allontana da solo.  

Una tua proposta per migliorare il Gioco del Ponte nel futuro?
Innanzitutto, e qui so di ribadire una questione ovvia, restaurare i costumi e reintegrare così il patrimonio storico del Gioco, e poi lavorare sulla sua visibilità mediatica. Penso che l’amministrazione attuale stia compiendo molti passi giusti in questa direzione e mi auguro che altri se ne possano fare nel prossimo futuro. Nel mio piccolo, attraverso i libri, la trasmissione e le altre iniziative collaterali, cerco anche io di fare la mia parte. 

In questi giorni sul social network si è aperta un’animata discussione su alcuni punti del regolamento tecnico del Gioco in vigore dal 2012. Le tue considerazioni sugli argomenti più spinosi: vietare il Gioco agli ultracinquantenni, vietare il Gioco a chi colleziona 10 anni di spinta sul ponte, far stare fermo il combattente che passa l’Arno per un anno.........cosa ne pensa Giacomo Bracci?
Qui la questione, hai ragione te, è spinosa. Non sono d’accordo né di vietare il Gioco agli ultracinquantenni né a chi abbia già collezionato 10 anni di spinta sul ponte. Trovo che chiunque, se motivato e in buone condizioni di salute, debba poter partecipare. I divieti non mi piacciono per definizione, tanto più li trovo stridenti con una rievocazione storica attuata completamente grazie all’apporto di volontari. Sullo stop di un anno al combattente che passa l’Arno invece sono possibilista, in quanto trovo piuttosto insensati i capovolgimenti di fronte, e se questa norma dovesse servire a dissuaderli la sottoscriverei volentieri. Ma che fine ha fatto il tanto bello spirito di appartenenza che rende significativo lo sforzo e il coinvolgimento? Possibile che combattere per Tramontana o per Mezzogiorno per certi uomini sia la stessa cosa, che non significhi nulla onorare una bandiera e determinati colori? Mah. Sarà che io un domani se dovessi non operare più nel mio gruppo non ne cercherei davvero un altro ma me ne tornerei beatamente a casa, però queste cose mi sembrano piuttosto assurde.

Le attività nel civile della vostra magistratura nel 2013?
Tantissime. Dalla befana in palestra alla conferenza sul Gioco nel 1700, dalla vetrina allestita all’Hotel San Ranieri al mio libro sul Picchetto. Basta leggersi il mio editoriale “Civilmente 2013” sul nostro giornalino annuale “Il Rapace” per scoprirle tutte. Bolle sempre in pentola qualcosa di nuovo. Come ufficiale addetto posso dire che cerchiamo di avere un civile all’altezza del militare, quindi ti puoi immaginare quanto ci tocchi suda’!  

Nel 2014 sarà ancora l’anno di Tramontana?
Io spero di sì, ma chi può dirlo. Mi auguro soprattutto che sia un grande anno di Gioco, il migliore finora, in cui potremo assistere a combattimenti avvincenti come l’ultimo Delfini – Santa Maria, uno scozzo che vale una serata.

Un consiglio per gli amici australi per l’anno 2014?
Rinnovatevi. Basta coi vecchi e largo ai giovani. Siete un grande gruppo, con risorse enormi e uomini molto validi, però dovete smetterla di guardarvi indietro e soprattutto di commiserarvi. La sconfitta disimpegna, non dimentichiamocelo. Io mi auguro che rinforziate sempre di più le vostre squadre e il vostro comando, come spero lo faccia Tramontana, così da dar vita a un Gioco avvincente e imprevedibile ben più di quanto non lo sia adesso. Questo è il mio messaggio per gli amici di Mezzogiorno, fra cui sono contento di averne davvero tanti e di sentirmi sempre benaccolto quando partecipo alle iniziative della Parte Australe. 

Un tuo giudizio sul blog?
Lo apprezzo tantissimo. Trovo che sia uno spazio indipendente di cui c’è veramente bisogno e ti esorto a portarlo avanti. Ogni volta che posti un’intervista la condivido sulla pagina FB della mia trasmissione proprio perché la ritengo un atto di democrazia comunicativa che meriti divulgazione. Sono veramente contento di essere entrato a farne parte anch’io. Bravo Adriano. E grazie!






mercoledì 16 ottobre 2013

IL REGOLAMENTO TECNICO......LA VOCE DEI GENERALI



In questi giorni il dibattito su il regolamento tecnico del gioco del ponte si sta animando sempre di più visto le regole che andranno a colpire i combattenti,le magistrature e le parti interessate del gioco.
Abbiamo perciò rivolto alla massima autorità della parte di Mezzogiorno e Tramontana il loro pensiero.


Buona sera Generale
Visto il dibattito animato che si è aperto su facebook tra gli amanti del gioco,sono a chiedere a lei ed al generale della parte avversa la sua opinione su il regolamento in vigore.
Mi auguro risposte esaustive e che possono far capire l'orientamento della parte su questioni spinose
1) Vietare il gioco ai combattenti che hanno piu di 50 anche se idonei alla visita medica ?
2) Vietare di disputare per piu di 10 anni il gioco?
3) Il fermo biologico per i combattenti che passano da una parte all'altra mentre per esempio non c'è nessun divieto per altre figure del gioco sia figuranti che altre figure militari e civili
4) Il problema delle visite mediche,il centro unico di visita?,il regolamento che impedisce ai nuovi atleti di entrare in palestra ed allenarsi se non idonei alla visita medica, ma purtroppo visite mediche fatte soltanto a fine maggio/ inizio giugno ? Come ovviare ?
5 Cosa farete per modificare il regolamento nelle regole che voi non condividete ? chiederete una revisione del regolamento oppure va bene così ?
Grazie per la vostra disponibilità

La risposta del Generale di Mezzogiorno Paolo Orsucci

" Ti premetto che la mia opinione non può essere quella del Comando che si esprimerà, se richiesto, quando sarà nominato. 
1) questa norma fu inserita su pressante richiesta del Cancelliere Generale e su sollecitazione dei medici che effettuavano le visite ai combattenti. Lo stress fisico a cui è sottoposto un combattente richiede che non si vada oltre un certo limite di età per cui in coscienza non mi sento di poter obiettare niente su questa regola. So che ci sono combattenti che superano i 50 anni in piena efficienza fisica e che potrebbero tranquillamente fare il gioco ma non si possono far diventare regole le eccezioni. 
2) gli anni di partecipazione sono stati azzerati per tutti a partire dall'entrata in vigore del nuovo regolamento, per cui eventualmente la norma andrà in vigore nel 2022. Personalmente ritengo che non vi siano motivazioni per mantenerla. 
3) Il gioco del Ponte ha nella sua essenza la rappresentanza di un territorio per cui vedere uomini di una parte passare all'altra va contro questo fondamentale principio. Qualcuno dice che sarebbe meglio allora vietare totalmente il passaggio e forse sarebbe giusto. Per non penalizzare le persone lo stop di un anno probabilmente è la soluzione più adatta. Per le altre figure (eccetto i figuranti e i capitani) che sono a nomina dell'Anziano Rettore la regola vale tacitamente. 
4) con forza occorre battersi ( e le parti lo stanno facendo da tempo) perché le visite siano iniziate fin da gennaio/febbraio soprattutto per i nuovi per evitare problemi e responsabilità alle magistrature ma soprattutto per evitare che la eventuale non idoneità sia comunicata a pochi giorni dal gioco. Personalmente sono per il centro unico. 
5) Il comando nella sua espressione più allargata (quindi compresi magistrati e capitani) qualora lo ritenesse necessario ( e come era già successo per questo regolamento) potrà richiedere la revisione o l'abrogazione di una o più norme al consiglio degli Anziani."

La risposta del Generale di Tramontna Marco Vaglini

"Ciao Adriano, ho letto quanto è uscito su FB. Bene.
Questi problemi sono da affrontare in maniera seria e con delicatezza. 
La mia risposta e quella del Comando Boreale tutto è basata su dei principi che riteniamo essere fondamentali e fondanti per una manifestazione come la nostra. 
Quindi non scenderò nei dettagli, che credo vadano affrontati nelle sedi opportune (Consiglio degli Anziani, che spero sia fatto quanto prima!!!), ma ti enuncerò quella che è la nostra posizione. 
I latini parlavano di "res publica", cioè di cosa pubblica, come di un bene comune: e proprio il Gioco del Ponte è un bene comune per la nostra città. 
Tutte le norme che hai citato sono restrittive ed invece di avvicinare le persone, le allontanano. 
Quasi favorendo interessi privati a quelli comuni. 
Ti faccio un esempio: l'anno scorso mi è stato chiesto (da persona influente) di allontanare dal corteo persone che a suo dire non avevano i requisiti per sfilare. 
Ho risposto così: chi sono io per allontanare delle persone da una manifestazione, anzi dalla manifestazione della nostra città? Solo perché in questo momento ho l'onore di essere il Generale? 
Il Gioco del Ponte fonda le sue radici nella storia, nella tradizione, ma anche nel sociale e chi vive nelle Magistrature ne può essere testimone. 
Quindi spero di poter trovare in Paolo e nel futuro Consiglio la disponibilità di trovare risposte comuni su principi comuni, per il bene di una manifestazione che deve uscire dalle solite polemiche. 
Numquam Retrorsum!"




 Regolamento Tecnico Link

.

giovedì 10 ottobre 2013

Senza alcun freno.........Antonio Tranchino



Finalmente anche un esponente della magistratura del Sant'Antonio,è nostro ospite qui sul blog SpingoeSoffro.
Un  forte combattente fedele sempre alla causa di Mezzogiorno,che anche negli anni più bui della parte australe è rimasto fedele ai colori Bianco-Rosso,un combattente che quando è stato chiamato in causa per la nazionale Australe ha sempre risposto presente.

Nome?
Antonio

Cognome?
Tranchino

Il soprannome nel gioco?
Tranko

La tua storia nel gioco?
La mia storia ne gioco del ponte non è molto lunga.
Ho iniziato solo nel 2000 nella magistratura del san Marco con il Grande Edo Lupi,con subito una schiacciante vittoria contro il Calci.
Dopo due anni alleanza con i Dragoni,e dopo un anno qualcuno ci fece ritrovare senza le Cotte del San Marco e rimasi a spingere per i Dragoni.
Poi attraverso tutti i cambiamenti del gioco,mi ritrovai nella magistratura del San Martino,fino a quando non si rimase in pochissimi.
Nel 2008 sono passato nelle schiere del Sant'Antonio .
Ma serbo un buonissimo ricordo e amicizia con tutti quelli con cui ho spinto in precedenza.

Il tuo capitano per eccellenza?
Come si dice il primo amore non si scorda mai ,quindi per me il Capitano rimane Edo Lupi,con lui ho iniziato ,la mia carriera di combattente.
Ma se devo essere sincero mi sono trovato bene con tutti,ognuno con pregi e difetti
Con "Cecco" Ceccanti l'attuale capitano dei Cinghiali,il rapporto è stupendo,più che un capitano,egli è un padre per tutti noi,che ci vuole bene con cui dialogare e rapportarci in maniera civile,a differenza di altre magistrature dove i combattenti non hanno la possibilità di esprimere il loro pensiero o giudizio sull'andamento della stessa magistratura.

Una Tua proposta per migliorare il gioco?
Il gioco ,io lo sempre conosciuto così come è ora.e per me va bene così ,con i sei incontri e lo "scozzo" della Nazionale se necessario,ma se devo cambiare qualcosa cambierei gli interpreti.
Non capisco come mai dopo ripetuti fallimenti,ci siano sempre le solite figure a comandare.
Mi sembra di rivedere nel piccolo,il governo Italiano.

Pregi e difetti della magistratura del Sant'Antonio ?
La nostra magistratura ha il pregio di essere un gruppo unito,dove non c'è mai stata nessuna discussione,e qualsiasi problema viene affrontato in maniera democratica,ne discutiamo a porte chiuse tra di noi ,e non è abitudine della nostra magistratura e del nostro capitano "rompere le p...e" ai combattenti delle altre squadre di mezzogiorno
I difetti ......beh qualcuno ci accusa di essere un gruppo chiuso,io dico che non è vero,se mai cerchiamo di evitare di inserire dentro la palestra persone che potrebbero disturbare l'armonia del gruppo

Consiglio per chi inizia il gioco nel 2014?
Entrare in punta di piedi ,di amare e rispettare il gioco in tutte le sue forme.

Cosa pensi della parte australe dove hai spinto nel 2013?
Qualcuno degli alti in grado ha scritto che mezzogiorno è una parte con poco spirito di parte,(ndr Intervento del Generale Paolo Orsucci su una discussione sul social network facebook)forse è anche vero tutto ciò,ma il vero problema va ricercato non tra i combattenti,ma tra quei capitani che vogliono mettere in primo piano il loro protagonismo.
A mezzogiorno non manca ne la forza ne la voglia di vincere,ma manca qualcuno che abbia gli attributi per allontanare certi individui nocivi alla parte e al gioco stesso.

I tuoi nemici sportivi?
Il San Michele.....ma è anche il gruppo che rispetto di più e che stimo per la loro grande forza di squadra.

Chi non sopporti nel Gioco? Chi Stimi ?
Tutti quelli che sono malati di protagonismo con inciuci come vecchie zittelle pettegole,mettendo in crisi tutta la parte,personaggi che dovrebbero dare il buon esempio visto che ricoprono cariche di un certo rilievo,e coloro che cambiano la parte solo per seguire le proprie ambizioni di vittoria.
La stima va verso tutti quelli che hanno la forza di esprimere le loro idee ed il loro pensiero,per fortuna sono la maggior parte.

La più grande vittoria sul ponte?
La più grande vittoria senza dubbio quella contro i Mattaccini nel 2011,che tra l'altro ha sanzionato la Vittoria della parte australe contro Tramontana.

La più grande delusione?
Nel gioco ci sono delusioni sportive e personali,la lista sarebbe lunga,ma mi limito alle ultime due.
Aver perso contro il san Francesco nel 2013,e veder andare un ex capitano di Mezzogiorno  che ha dato tanto alla parte australe, che anteponeva la vittoria della sua squadra,per la vittoria della parte andare a Tramontana solo per perseguire un suo SOGNO,ecco questo penso mi abbia deluso di più.

Da amante del gioco credi che qualcuno sia nocivo all'ambiente ?Chi? e per quali ragioni ?
Decisamente la POLITICA con tutti i suoi sciacalli,che usano soltanto in campagna elettorale il gioco per farsi pubblicità e per accalappiare voti.

Un confronto con il palio di Siena?
Rispetto al palio di Siena ,nel gioco c'è meno attaccamento ai propri colori,sia che siano della parte che della stessa magistratura.
Sinceramente non me lo so spiegare ,ed il peggio e quando lo fanno personaggi nativi di Pisa,che fino a poco prima sembravano di voler dare la vita per la loro parte,io sono 10 anni che il San Michele mi cerca per andare a spingere nella loro magistratura,ma ho sempre preferito continuare a perderci contro che cambiare parte, ma io sono  io ( e non sono Pisano di nascita)

Nel gioco ci sono tanti non Pisani che amano il gioco come se fosse loro che ne pensi ?
Una gran bella cosa,io stesso faccio parte di quella schiera.
Sarebbe deleterio limitare una manifestazione così bella solo alle persone abitano a Pisa


Come sei stato contattato ed i motivi per spingere nei cinghiali ?
Tramite un altro combattente che spingeva nel San Martino, perché ero stufo di vedere la sera in palestra solo 4/5 combattenti ad allenarsi.

La tua posizione al carrello?
Il primo anno di gioco ho iniziato a spingere da "esterno" poi sono passato interno perché preferisco sentire sempre il "duro" sulle spalle e non il tubo che flette.

Cosa ne pensi del Blog?
Una bella iniziativa, peccato aver letto pochissime  interviste senza peli sulla lingua.......

PISA A PUGNAR INVITTA ,A VINCER NATA











 

venerdì 27 settembre 2013

Senza Temer Tempesta............con Marco Falugi



Oggi abbiamo l'onore di avere in esclusiva il pensiero del Capitano dei Delfini,Marco Falugi .
Passato ,presente e futuro dei Delfini e di tutto quello che circonda l'ambiente di Marina di Pisa e della parte Australe e Boreale.


Nome ?
Marco

Cognome?
Falugi

Soprannome?
Falux

Il tuo capitano preferito?
Per quanto mi riguarda domanda molto difficile, diciamo che nel cuore ho tre Capitani, sicuramente Mario Fantozzi detto “La Bottegaia”, Edo Lupi e immancabilmente Walter Sabatini.
A questi tre, però devo aggiungere un quarto, Roberto Biagi detto BOB

La tua storia nel gioco del ponte?
La mia storia del gioco penso che la conoscano in tanti, comunque, sono nato e cresciuto in San Marco, al quale, parte del mio cuore ho lasciato, sia come quartiere che come Magistratura. Altra Magistratura per me importante, dove ho imparato veramente tanto, è quella dei Delfini dove adesso faccio il Capitano. Successivamente, dopo varie divergenze di opinioni, che non sto a dire, sono passato nel San Michele, dove ho dei ricordi e momenti stupendi.
Nel 2011, dopo 5 anni di San Michele, il mio rientro a Mezzogiorno, grazie a Renzo Ciangherotti e Cristiano Scarpellini.
In quell'anno sono stato inserito nel Consiglio Militare della Parte, concludendosi come tutti sanno con la Vittoria di Mezzogiorno.
Dal 2012, sono Capitano dei Delfini.

Dato che hai affrontato la questione del tua "fuga" a tramontana cosa vuoi dire in merito?
La mia fuga a tramontana ormai fà parte del passato.

Una o più proposte per migliorare questo gioco del ponte?
Il gioco deve coinvolgere di più la città.

Un consiglio per un giovane ragazzo o ragazza che vuole partecipare al corteo storico?
Ad un ragazzo o ragazza che vuol partecipare al corteo storico che dire.... Provare per credere

Facendo un confronto con il palio di Siena,qualcuno accusa le figure che orbitano intorno al gioco di avere' meno attaccamento alla propria parte e/o magistratura come mai tanti passano da un all'altra parte con tanta facilita'?
Le persone passano da una parte all'altra, perchè a differenza del palio, il gioco coinvolge poco i quartieri e quindi viene meno l'attaccamento per la propria squadra

.Nel 2013 una sconfitta sul ponte contro la Magistratura del Santa Maria un tuo giudizio ?
Della sconfitta contro la Magistratura del Santa Maria posso dire di esser Fiero ed Orgoglioso dei Miei Ragazzi, che comunque hanno dato l'anima contro un avversario rinforzato dalla due miglior compagini avversarie..... Complimenti a Donato Tamburini ed a tutto il Santa Maria!!!

Mancano 274 giorni al gioco 2014 cosa ti aspetti per il 2014?
Per il 2014 mi aspetto una grande rivalsa della Parte di Mezzogiorno.

Pregi e difetti della tua attuale magistratura?
I pregi, la voglia di ricrescere, i difetti non saper convivere col nostro passato.

Se dico Paolo Orsucci un tuo giudizio?
Con Paolo Orsucci abbiamo avuto nel mio primo anno da Capitano varie divergenze, successivamente chiarite.... Adesso sta lavorando discretamente bene, Piena Fiducia e speriamo diventi un Grande Generale.

Tre personaggi che hai ammirato durante questi anni del gioco che ti sono rimasti nel cuore?
Sicuramente una persona indiscussa con il quale ho passato molti momenti stupendi non solo nel gioco ma anche fuori ed è Michele Conti. Un'altra persona che ho stretto un'Amicizia intensa, con il quale ho spinto insieme e tutt'ora siamo in contatto, è Massimiliano Signorini detto "Pericle", anche se non posso dimenticarmi del gesto che quest'anno mi ha fatto sul Ponte.... ahahhah il terzo, Alberto Di Lupo.

Da amante del gioco del ponte credi che qualcuno sia contro producente nell'ambiente ?? chi è??? per quali ragioni? I tuoi nemici( sportivi)?
Di persone controprodecenti nel gioco qualcuno c'è, ma questa è una risposta troppo soggettiva, qualcuno potrebbe pensare lo stesso di me, quindi preferisco evitare.

I tuoi nemici( sportivi)?
Nemici??? Tutti.... ma solo il giorno del gioco

Cosa e chi non sopporti nel gioco? Chi stimi?
Nel gioco non sopporto chi non si sà assumere le proprie responsabilità e pensa di essere più furbo degli altri. Invece stimo tutte quelle persone che come me, tolgono tempo alle proprie famiglie e lo dedicano al Nostro Amato Gioco.


La più grande soddisfazione e la più grande delusione?
Dopo tanti anni di gioco, le delusioni e le soddisfazioni sono tante ed ognuna vissuta sempre ad alto stimolo... comunque la più grossa soddisfazione personale, è aver riattaccato un Paliotto in Palestra dei Delfini dopo Walter Sabatini.

 Facciamo finta che per un giorno l'amministrazione comunale si trasforma in Babbo Natale cosa chiede il "bambino" Marco?
 
Chiederei di riuscire a portare il livello del Gioco nei quartieri, come a Siena vivono il Palio nelle Contrade.

Un giudizio sul blog ?
Complimenti per il blog, un modo divertente comunque per parlare di Gioco.


Nel 2014 sarà ancora Borea a Vincere ?
Il 2014 spero sia l'anno della Riscossa per la Parte di Mezzogiorno

Un saluto a tutto il popolo del gioco di mezzogiorno e tramontana 
 “Senza Temer Tempesta”




mercoledì 25 settembre 2013

Alla Giornata.....con Gianfranco Micheletti.



Nome?
Gianfranco

Cognome? 
Micheletti

Ruolo attuale all’interno della Magistratura del Santa Maria?
Ufficiale addetto. 

La tua storia nel gioco del ponte?
La mia avventura nel Gioco inizia nel 1982. Con i colori boreali nel cuore debutto come Celatino, gruppo di cui, con gli anni, divento Comandante. Poi una prima svolta inaspettata, nel 1994, l’allora Comando di Tramontana decide di affidarmi il ruolo di Maggiore Sergente per poi passare a Maestro di Campo e avanti così sino al ruolo di Consigliere Civile nel 2005. Un ulteriore svolta, inaspettata, avviene nel 2006. L’allora Sindaco Fontanelli, dopo aver sciolto Comandi e Consiglio degli Anziani, causa l’Edizione fallita dell’anno prima, crea un pool di “esperti” così formato, il sottoscritto per Tramontana, l’amico Orsucci Paolo per Mezzogiorno e Nicola Piegaja come elemento esterno, pool che doveva gestire tutte le fasi per la messa in opera dell’Edizione 2006. La regola su cui ci fu affidato l’incarico era, " Modificate ciò che volete, fate gli esperimenti che volete, ma, se non va in porto anche quest’anno, il Gioco potrebbe avere vita corta". Non sto a dilungarmi su cosa combinammo nei mesi successivi, fatto sta che tutto andò a buon fine. Il Gioco era salvo. Da qui accettai la nomina come socio della Fondazione Gioco, nata l’anno successivo e poi la nomina a Consigliere Anziano, per alcuni anni ho resistito, ma il tipo di attività non era nel mio DNA. Stare in tribuna con la toga rossa e non poter essere in Piazza sotto le bandiere boreali mi rendeva claustrofobico. Decisi di abbandonare e tirarmi da parte. Così fu, ma appena fuori dal palazzo fui placcato dall’amico Lorenzo Bani che mi rivolle al suo fianco come Consigliere Civile di Parte nel 2011. Al termine di questa edizione, decisi di attaccare la spada al chiodo, dovevo resettare il cervello. La cosa che mi aveva mandato maggiormente in bestia fu l’avermi dato la nomea di essere una persona inaffidabile, si vede avevo pestato i calli a qualche antipatico che voleva spazio e aveva timore della mia presenza. Stavo godendomi la pensione quando squillò il telefono … , ma questa è un’altra storia.

Come sei stato contattato per entrare a far parte della magistratura del Santa Maria?
Una telefonata alle 23,30 di un venerdì sera. La voce amica di Sandrino (Alessandro Bartalini) mi offre l’opportunità di rientrare nella nuova squadra del Santa Maria. Tutto nuovo, gente nuova, un buon Capitano. “Pensaci su fu l’ultima risposta.” Non ero molto sicuro e passai alcuni giorni molto agitati dove sfogliavo la mitica margherita: “torno o non torno”? Altre telefonate di amici, quelli veri, mi portarono a tentare questa nuova avventura, accettai di fare il ruolo di Ufficiale Addetto e oggi sono di nuovo qui e in un ambiente sano e sereno. •

Un consiglio per un giovane ragazzo o ragazza che vuole partecipare al corteo storico?
Amare la nostra Città, la sua storia, capire che il Gioco non è una realtà inventata dal nulla, ma una realtà che fonda il suo passato nella storia e per questo va affrontata con serietà e passione. Anche qui è bene studiare per capire cosa è il Gioco, che lingua parla, amare il suo corteo, apprezzare il lavoro dei combattenti e dei loro Capitani. Altra cosa, e non da poco, decidere da che Parte stare, è li il bello, allora nasce la competitività che è linfa vitale di tutto.

Da veterano del gioco come è cambiato il gioco da gli anni 80/90 ad oggi?
I cambiamenti ci sono stati e molti. Ma sono cambiamenti naturali e dovuti al fatto che questo ritornare al nostro passato non aveva ancora le radici solide e le persone le idee chiare. Ancora sta crescendo, si sta muovendo, sembra che possa tracollare da un momento all’altro, poi si riprende con forza. E’ certo che i cambiamenti sono dovuti a tantissimi fattori, il combattimento che si affina anno per anno, le Magistrature che stanno cercando di ritornare sul territorio e rendersi visibili, gli stessi gruppi armati che cercano di diventare realtà solide. In alcuni casi siamo cresciuti, in altri c’è stato un trend inverso. A tutto questo aggiungiamo l’avvento dei social network, cosa di non poco conto. Un mondo virtuale dove si scambiano notizie, si chiariscono situazioni, si aprono scontri aperti con questo o con quello e tanto altro ancora. Il Gioco è una creatura che vive con il mondo di tutti i giorni.

Facendo un confronto con il palio di Siena,qualcuno accusa le figure che orbitano intorno al gioco di avere' meno attaccamento alla propria parte e/o magistratura come mai tanti passano da un all'altra parte con tanta facilita'?
Mai fare un raffronto tra il Palio e il Gioco. Il Palio vive di una sua storia centenaria, vive in un contesto dove da secoli si nasce e si respira quell’aria e poi ci sono i soldi, molti soldi. Il Gioco vive anche grazie all’apporto di persone, soprattutto nei combattenti, che vengono da fuori Pisa, quindi non hanno certo amore per quella Parte o per quel quartiere. Così è sempre stato e così sempre sarà. Quello che mi infastidisce sono le persone che occupano posti di Comando o ruoli nel civile, quelli dovrebbero tenersi la propria casacca e non attraversare il Ponte, ma ahimè. La mia regola è che se nasco Boreale, morirò Boreale, altrimenti niente Gioco. Se non ci fosse chi la pensa come me che motivo avrebbe di esistere il Gioco, dove sarebbe il gusto della sfida?

Dopo diversi anni di sconfitte amare sul ponte la magistratura del Santa Maria è tornata alla vittoria le tue sensazioni?
Non ho mancato di dimostrare per ore la mia gioia. Quando la bandierina è inesorabilmente caduta, avevo le lacrime agli occhi. Due anni di lavoro serio e senza fare strombazzamenti, sacrifici, un Capitano serio e ponderato che ha azzeccato quello che si era ripromesso, dei ragazzi, giovani e tenaci. Chi vuole di più?

Come si presenta il Santa Maria al nastro di partenza per il 2014?
Con i piedi per terra, la vittoria del 2013 è già cosa passata. Ora si riparte da zero e si rimonta il tutto giorno per giorno, come se non fosse successo nulla. Viviamo alla giornata.

Se dico Marco Vaglini un tuo giudizio?
Il piccolo paggio che diventa il grande Generale. Un ottima scelta, finalmente un giovane ai massimi vertici. Una persona che ha fatto la gavetta in silenzio, è sempre stato fedele ai Comandi che si sono succeduti, ha saputo essere critico nei momenti giusti ma non polemico. Non posso che essere felice di questa scelta e non certo perché, come pensa qualcuno, il sottoscritto stia nella sua ombra. Chi lo pensa si leva la sete col prosciutto e ci godo. Il nostro Generale sa quello che vuole perché con umiltà e con voglia di imparare non ha mai pensato di arrivare a coprire ruoli di comando prima di esserne all’altezza. Insomma, non è un pavone.

Tre personaggi che hai ammirato durante questi anni del gioco che ti sono rimasti nel cuore? 
Tre è un bellissimo numero e penso di non avere difficoltà a menzionare questi nomi: il primo è Ivo Pucciarelli, colui che veramente è riuscito ha farci amare il Gioco da subito, a iniettarcelo nel cuore e nella mente. Chi si scorda più le serate al Campo Scuola durante le prove, quando ci riuniva sulla scalinata del palazzetto e ci caricava con racconti e motti. Non se la prenda nessuno ma il suo ruolo è suo e di nessun altro. Il Luogotenente Generale, l’unico. Altra persona che ammiro è Maria Teresa Rossi Benvenuti, amante del Gioco, ogni cosa da fare era sempre studiata nei minimi particolari, verificata, ripassata. Chi si scorda più le cene della Vittoria fatte in San Zeno con più di quattrocento inviatati, il tutto a costo zero? Le battaglie all’ultima motto col rimpianto Sergio Paradossi, uno dei tanti che non voleva le donne del Gioco ma che, sotto sotto, ammirava la battagliera Generalessa. E ultimo, ma non ultimo, il carissimo Maurizio Benvenuti. Persona che mai dimenticherò e che rimane indefesso nel mio cuore. Nei momenti di crisi riusciva a ridarmi la giusta spinta per ritrovare la strada perduta, con poche parole rimetteva in piedi situazioni che sembravano perse. Ecco questo è un altro aspetto del Gioco, bello ma anche triste, perché si conoscono centinaia di persone che gravitano attorno a questa grande famiglia, e, ogni tanto, qualcuno se ne va, lasciando un’ombra nel nostro cuore.

Da amante del gioco del ponte credi che qualcuno sia contro producente nell'ambiente ?? chi è??? per quali ragioni?
Potrei essere anche io, a seconda di chi guarda la cosa. Brutto essere giudice degli altri. Avrei piacere che ciascuno faccia una propria introspezione e abbia il coraggio di capire se col suo fare è deleterio a questo mondo. Se lo è corra ai ripari.

Le attività del Civile della vostra magistratura nel 2013 e quali progetti futuri per l’anno 2014? 
Nel 2013 abbiamo iniziato un lavoro di ricucitura della Magistratura col tessuto cittadino nel nostro quartiere. Con le nostre attività abbiamo riallacciato contatti con i venditori ambulanti di via Santa Maria, con il Comitato di Piazza delle Vettovaglie ecc. Ora puntiamo a fare altri recuperi e ci stiamo adoperando perché tutto riesca bene e in maniera intelligente. Vedrete.

Questo blog si chiama "il gioco del ponte senza peli sulla lingua" hai voglia di dire qualcosa che non hai mai detto sul gioco ad una persona, oppure ad una squadra ? 
Scusate ma se mi poteste vedere un ghigno malefico, è apparso sul mio volto. Avrei voglia di affilare il rasoio e tirare qualche fendente. Sì, qualche sassolino nella scarpa l’ho e quindi vorrei dire a……, Questo lo farò quando lascerò definitivamente il Gioco. Una cosa sola, non amo i pavoni che pretendono di essere in prima fila senza avere né arte ne parte. Ce ne sono tanti. •

Un giudizio sul blog ? 
Ottimo, tutto quello che parla di Gioco in maniera intelligente, è buono e questo blog non è da meno.

Nel 2014 sarà ancora Borea a Vincere ???
Troviamoci sul ponte il 29 giugno 2014 verso le 23,00 e prendendo un caffè ve lo dirò. ALLA GIORNATA.


lunedì 23 settembre 2013

A cuore aperto.......Cristiano Scarpellini


In queste ore frenetiche in vista della composizione del comando australe,ci piace pubblicare questa intervista rilasciata da Cristiano Scarpellini,vincitore morale assieme a Paolo Orsucci del sondaggio tra i nostri lettori con ben 80% dei voti ottenuti,come coppia perfetta per guidare la parte,nel 2014.
Due anni fà ,fu uno dei primi a rilasciare un intervista sul nostro blog, oggi a distanza di due anni,Cristiano Scarpellini esce allo scoperto e propone le sue idee per aiutare la parte nella battaglia contro la parte boreale.
Come sarà accolto il suo appello ,ci sarà l'assenso da parte di tutte le magistrature?ci saranno veti trasversali per impedirgli di dare il suo contributo a mezzogiorno?ancora poche ora e sapremo la verita e la composizione del comando australe

Nome?
Cristiano

Cognome?
Scarpellini

Ruolo attuale nel gioco del ponte ?
Sono il capitano del San Marco

Come salvare una parte dopo il 5 a 1 ?
Dopo una sconfitta così pesante è veramente dura ripartire ma credo anzi sono convinto che con tanto sacrificio e con determinazione mezzogiorno potrebbe ritornare presto alla vittoria

Un giudizio sull'operato del comando di mezzogiorno nell'anno 2013?
Un giudizio ? Beh forse sarebbe meglio lasciassi perdere ma non rientra nel mio carattere e allora dico il mio pensiero ma per prima cosa voglio far star fuori dal mio giudizio due persone una è Mario Pescino Vettori e l'altro il luogotenente Francesco Bizzarri . Il primo perché si è ritrovato in mano una parte senza poter dire la sua ed il secondo per problemi di salute l'ultimo mese di gioco purtroppo e stato assente . Dico però che la parte e stata gestita male fin dall'inizio con troppa convinzione delle reali forze che mezzogiorno aveva con una gestione troppo di squadra e non di Unione bisogna capire che il gioco è mezzogiorno contro tramontana e non squadra contro squadra ! Ci vuole autorevolezza e competenza per gestire una parte e non improvvisazione !

Una tua proposta per migliorare il gioco?
 Per migliorare il gioco per prima cosa bisogna togliere di mezzo tutti quei personaggi che sono legati a un costume o che vanno avanti per la politica o perché protetti da chi sa chi

Pregi e difetti della tua magistratura’?
La mia magistratura è una grande famiglia ma come in tutte le famiglie ci sono difficoltà di vario tipo credo che il primo e vero problema e troppo Scarpellini dipendente. !

Consiglio per chi inizia quest’anno il gioco?
Per chi inizia il gioco dico che il gioco o si odia o si ama ma principalmente è una bella manifestazione che ti da una gran botta di adrenalina quindi tanto duro lavoro e sacrificio per cercare di assaporare poi la famigerata vittoria !

Da veterano del gioco come è cambiato il gioco da gli anni 80/90 ad oggi?
Il gioco quando ho iniziato io era più divertimento e meno esasperazione oggi nelle palestre ci sono preparatori professionisti , massaggiatori , medici ecc ecc ecco credo che siamo un po' andati oltre !

Cristiano Scalpellini  ed il comando di mezzogiorno una storia interrotta nel 2005 ?
 Beh il 2005 è stato un brutto anno avevo fatto un ottimo lavoro durante tutto l'anno unendo tutta la parte con uomini che si toglievano la propria cotta per vestirne un altra e mezzogiorno era forte e forse questa cosa ha dato noia e mi sono ritrovato nel momento cruciale da solo ! Spero un giorno di poter togliere questa macchia

I tuoi nemici( sportivi)?
Beh il mio avversario di questi ultimi due anni sono i Mattaccini un grande gruppo che il capitano ha creato in pochi anni ma fortissimo

 Chi non sopporti nel gioco? Chi stimi?
 Non sopporto i falsi e i bugiardi e chi è attaccato alla poltrona senza merito o senza aver capito che il suo tempo e passato ! Stimo tutti i combattenti e tutti coloro che con sacrificio e duro lavoro dedicano il loro tempo al gioco del ponte nonostante vengono spesso criticati e poco considerati !

La tua piu grande vittoria nel gioco?
La mia più grande vittoria è stata da combattente contro il Santa Maria e da capitano il mio primo anno al debutto contro i satiri

Giusto mantenere il regolamento in atto oggi al gioco del ponte ?
Beh io sono sempre stato contro questo regolamento ma se c'è va fatto rispettare senza come ogni anno trovare compromessi di vario tipo

La piu grande delusione?
La mia più grande delusione è stata la perdita di un amico che per scelta ha deciso di cambiare squadra . Mi è dispiaciuto tantissimo ma si va avanti

Cosa pensi di questo blog?
Questo blog è una grande idea ed una buona opportunità per dire liberamente quello che uno pensa senza essere strumentalizzato od altro

Da amante del gioco del ponte credi che qualcuno sia controproducente nell'ambiente ?? chi è??? per quali ragioni???
 Beh questa risposta la salto perché è meglio !! Non tanto per me ma per la squadra che rappresento ! Se deciderò di non fare più il capitano sarà la prima risposta che darò sui motivi del mio stop

Vogliamo parlare delle visite mediche,come andrebbero gestite  ?
Le visite mediche devono essere fatte entro gennaio e tutti nel solito centro medico perché non si può pensare che ci sia gente che si allena un anno e poi a una settimana dal gioco gli venga detto che non è idoneo !! Dico ma se non è idoneo per il gioco allora quanto ha rischiato durante allenamenti ???

Una richiesta all'amministrazione comunale ?
All'amministrazione comunale chiedo per prima cosa di riscaldare la nostra palestra. ( beh sono un po' di parte ma ..) e poi di dare certezze a chi spende tempo e soldi per la propria palestra e poi magari arriva qualcuno e gli dice li non ci puoi più stare !

Over 50 giusto dare loro la possibilita di combattere?
Gli over 50 certo che devono combattere sempre se sono idonei alla visita medica ! Che devono fare per primi !

Le prove generali di parte a porte aperte favorevole ?
Le prove di parte devono essere gestite dal luogotenente che per strategia decide poi se farle aperte o no ! Il gioco si vince anche mascherando le prove .....!

Qualcuno ci definisce buffoni esaltati...te che parere ti sei fatta di chi suda,e sia allena tutto l'anno per la battaglia finale di giugno?
Beh non esageriamo ! Qualcuno un po' fuori dalle righe c'è come c'è nella vita normale però i combattenti sono un bene prezioso che andrebbe rispettato un po' di più anche perché oltre ai muscoli o alla ciccia hanno anche un cervello e se qualche volta la gente del palazzo ,invece di scrivere regole o dare premi a chi esiste solo il giorno del gioco , li ascoltasse un po' forse il gioco sarebbe finalmente e definitivamente decollato !

Il futuro del gioco da dove passa, quali mezzi e tecnologie usare ?
 Io non sono uno amante  di troppe tecnologie o metodi strani . Il gioco e fatto di fatica sudore e allenamento il resto lo lascio ad altri

Molti ricordano ogni volta Sergio Carlesi nei momenti come questo dove mezzogiorno e alla ricerca di un condottiero militare te che ricordo hai di lui ?
Un luogotenente deve essere amato e rispettato, i combattenti quando gira nelle palestre devono aver rispetto e stima di lui ricordo ad esempio quando Il grande Sergio Carlesi girava nelle palestre tutti noi eravamo emozionati dalla sua presenza e se passava accanto a te e magari ti diceva : bravo bimbo stai lavorando bene ! Beh a tanti veniva le lacrime agli occhi ! Oppure quando chiamava gli uomini della nazionale beh io mi sentivo come un bimbo che aspetta di sapere se la domenica gioca o no ! Beh questo e come vedo io il gioco ! Non come oggi che per vedere qualcuno in palestra bisogna raccomandarsi !

Ultima domanda questo blog si chiama "il gioco del ponte senza peli sulla lingua" hai voglia di dire qualcosa che non hai mai detto sul gioco,una persona,una squadra ?
Beh si proprio senza peli sulla lingua e te che mi conosci sai che questo e un mio difetto io dico ciò che penso senza paura ! Beh come tutti sanno mi sono proposto per gestire la parte militare per il 2014 ma purtroppo se volevo fare il luogotenente dovevo lasciare il mio ruolo di capitano ( quando fu proposto a bob Biagi poteva ricoprire entrambi i ruoli ma io no ) e quindi questa strada e stata abbandonata però chiedo alla gente di mezzogiorno di darmi la possibilità chiunque sia il luogotenente di poter dare una mano concreta magari come consigliere militare perché sono convinto che le mie idee e le mie capacità sarebbero utili per riportare mezzogiorno alla vittoria ! Poi e qui chiudo vorrei dire a quelle persone che ti trovano per la strada e ti fanno tanti complimenti e poi alle spalle sparlano e giudicano che il gioco è un divertimento ed una passione ma con il vostro atteggiamento mi state facendo passare la voglia ! Io sono questo amato e odiato ma sono così schietto e sincero ! È non ho bisogno di una corazza per sentirmi importante ! 
Un saluto a tutti ultra dimidium !



venerdì 20 settembre 2013

Confronto Tra Titani


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Abbiamo l'onore e il piacere di ospitare la massima carica del Gioco del Ponte di Pisa di ambo le parti,il generale della parte australe Paolo Orsucci ed il piu alto in grado della parte boreale vincitrice della edizione 2013,il generale  Marco Vaglini.
Abbiamo realizzato per la prima volta  con loro una intervista doppia analizzando,il passato,presente e futuro della parte di Mezzogiorno e Tramontana:
Nome e Cognome e ruolo all'interno della parte?

Marco Vaglini Generale di Tramontana
Paolo Orsucci Generale di Mezzogiorno

Una tua proposta per migliorare il gioco? 

Vaglini:  Le proposte non te le dico, perché da generale cerco di metterle in pratica, proponendole nelle sedi 
Opportune e nei tempi giusti, al fine di migliorare e strutturare il gioco a giugno e tutto l'anno.
Orsucci: ascoltare di più chi il Gioco lo fa e lo vive

Pregi e difetti della vostra parte di appartenenza ’?

Vaglini: Pregi. In ambito militare, che alla fine conta la Vittoria della Parte. In ambito civile: siamo tutti generali e tutti paggi, nel rispetto delle cariche, ma pronti ad aiutarci per mettere in atto  belle e varie iniziative. Difetti nel militare e nel civile: dobbiamo rifare i Satiri.
Orsucci :gran cuore, scarso spirito di parte


Parlando di civile, cosa ha fatto nel 2013 la vostra parte e quali sono i progetti in cantiere per il 2014 del comando e delle singole magistrature?

Vaglini :ricominciato la benedizione delle bandiere, nomina dell'ambasciatore di parte. Quest'anno rifaremo il tutto è di più!!!
Orsucci: Abbiamo organizzato manifestazioni nelle Magistrature, una bell’iniziativa per i bambini alla Chiesa di S.Paolo, un premio fotografico coinvolgendo gli spettatori del Gioco ma fiore all'occhiello ritengo sia stato il ritorno alla Benedizione delle Bandiere di tutta la Parte che quest'anno abbiamo fatto alla Chiesa di San Sepolcro.

Come sono stati i contattati per entrare a far parte del gioco del ponte, e cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera di generale di parte… la tua storia nel gioco del ponte?

Vaglini : Ho iniziato nel 1984 come paggio dell'allora Calcesana, contattato dal Sig. Niccolini, che faceva il capitano delle Gccc(Guardie al campo con corazza ). Da quell'anno sette anni di Gcsc( Guardie al campo senza corazza ), un anno il trombettiere, perché non entravo più nei vestiti(ho imparato veramente a suonare), poi due anni d’ufficiale delle Gcsc, poi quattro anni di Capitano delle Gcsc, due anni di consigliere civile, un anno il punzonatore, quindi generale.
Mi ha spinto l'amore per Pisa, per le nostre tradizioni e per la gente del Gioco: solo chi c'è in contatto sa che è una grande famiglia.
Sottolineo solo che è dal 2010 che me lo chiedevano ed avevo sempre rifiutato.
L'anno passato mi è stato richiesto (io non ho mai chiesto niente!!!) ed ho accettato. Con onore e rispetto per il ruolo che andavo a ricoprire.
Orsucci : Un lontano giorno del 1982 presso il circolo Acli di San Marco entrò l'allora Capitano dei celatini Massimo Capocchi che chiese a me ed altri amici se volevamo far parte del corteo del Gioco del Ponte. Da lì è partito tutto fino all'entrata nel Comando di Mezzogiorno, nell'ordine delle Magistrature, nella Fondazione, nel Consiglio degli Anziani e poi come Generale .

Un consiglio per un giovane ragazzo o ragazza che vuole partecipare al corteo storico?

Vaglini :ai giovani che si vogliono avvicinare vorrei consigliare di non innamorarsi del costume, ma di vivere di gioco. Credo che la scuola dovrebbe trasmettere i valori del Gioco, la storia del Gioco creando ricambi di motivazioni ed idee non solo di tamburini o alfieri. Un po' come la cantera del Barcellona: tutti bravi ma tutti con la stessa identità di gioco.
Orsucci :provare, avvicinarsi a questo mondo che ti fa sentire partecipe della tradizione e della storia della città


Da veterano del gioco come è cambiato il gioco in questi ultimi anni fino ad arrivare all'edizione 2014?

Vaglini :il cambiamento più grosso e stata la notturna. Con ottimi risultati, anche se iniziare i combattimenti alle dieci mi sembra tardino. Il resto per me resta sempre uguale: stesse emozioni, stesse sensazioni, dalle quali non torni indietro.
Orsucci:Ha assunto un peso sempre crescente l'aspetto atletico e sportivo.

Facendo un confronto con il palio di Siena,qualcuno accusa le figure che orbitano intorno al gioco di avere meno attaccamento alla propria parte e/o magistratura come mai tanti passano da un all'altra parte con tanta facilità?


Vaglini:  È vero. C'è poco attaccamento. Questo riguarda soprattutto il militare. Anche se forse il rimedio potrebbe essere un'attività di magistratura più coinvolgente, più identificativa. Ho sempre pensato che le magistrature dovrebbero essere centri di aggregazione sempre aperti e vitali nel quartiere, proprio come le contrade!!!
Orsucci :nessun confronto col Palio di Siena è possibile. Per fortuna non sono poi così tanti quelli che passano da una parte all'altra e talvolta anche per motivazioni che poco hanno a che fare col Gioco.

Al primo incarico da Generale di parte hai portato la parte boreale insieme a tutto il comando alla vittoria,le tue emozioni ,a chi vuoi dedicare la vittoria 2013?

Vaglini :  In realtà gli artefici del successo sono Pericle e Marco Raddi, che hanno azzeccato tutto, mentre a mezzogiorno ci hanno dato una mano. Il valore della vittoria che sento più mio e quello che va oltre il punteggio. Infatti considero più importante il clima che abbiamo creato. Non più divisione fra civile e militare, i capitano in piazza che si confrontavano con il luogotenente sulle montate. In certi momento ho avuto la sensazione che fosse tutta la parte insieme a spingere giù la bandierina australe. Bello, veramente bello. La dedica va alla mia famiglia: ai miei genitori che mi hanno trasmesso questa passione, a mia moglie che da lucchese si è lasciata coinvolgere da questa mia passione ed ha sopportato le mie riunioni, giri in palestre, telefonate in qualsiasi momento del giorno.

 Dopo 13 anni di bocconi amari nel 2011 hai portato la parte australe insieme a tutto il comando alla vittoria,dopo di che sono ritornate le sconfitte come si può arginare la furia Boreale e far tornare a splendere il sole di mezzogiorno?

Orsucci :premesso che il merito della vittoria 2011 non è mio che sono arrivato a Marzo ma di chi c'era già, ritengo che per tornare a vincere non ci manchi la forza ma uno spirito nuovo di attaccamento alla Parte.Per il comando che verrà ora il problema non sono certamente i nomi.


Tre personaggi che hai ammirato durante questi anni del gioco che ti sono rimasti nel cuore?

Vaglini: Grazie per questa domanda. Ci sono due perdono che reputo i miei " genitori di gioco": Maria Teresa Rossi e Lillo. Entrambi in maniera diversa mi hanno insegnato praticamente tutto: l'organizzazione degli eventi civili, come si tiene unito un gruppo di figuranti, quali stimoli dare, come valutare le varie situazioni, come ci si rapporta alle istituzioni del Gioco. Un ricordo particolare va sicuramente a Maurizio Benvenuti, mio prezioso suggeritore. Con affetto ricordo anche Tiziano Bigagli, Gianni Ferrato e Gianfranco Micheletti, che praticamente si può dire che mi abbiano insegnato a marciare sui lungarni e non solo.
Orsucci:Ne dico solo due: Sergio Carlesi, Sergio Paradossi

Da amante del gioco del ponte credi che qualcuno sia contro producente nell'ambiente ? chi è? Per quali ragioni?

Vaglini:  Finché ricoprirò questa carica, mi sono obbligato a non cadere in polemiche. Risponderò una volta decaduto da generale. Come linea di principio credo che non si debba mai dimenticare di cosa stiamo parlando: una manifestazione storica, che ha valore non solo culturale, ma anche sociale. Racconto un episodio: mi è stato chiesto di buttare fuori delle persone. Ho sempre risposto che, benché generale, non sono nessuno per allontanare un ragazzo da questa realtà, che è di tutti!!!
Orsucci: E' controproducente chi utilizza il Gioco solo per ambizioni personali di potere e visibilità. Apprezzo molto, perché mi rispecchia, una frase che dice spesso Umberto Moschini: "Il Gioco va servito e non ci si deve servire del Gioco" 

Una richiesta all'amministrazione comunale ?

Vaglini: Mettere mano ai costumi, organizzare per tempo le visite mediche e la divulgazione dei biglietti!
Orsucci: Maggiore organizzazione, programmazione delle varie fasi di preparazione al Gioco (es. le visite mediche) e poi direi che non si può più rimandare una ricognizione seria e un programma di recupero dei costumi.

Questo blog si chiama "il gioco del ponte senza peli sulla lingua" hai voglia di dire qualcosa che non hai mai detto sul gioco ad una persona, oppure ad una squadra ?

Vaglini: Credo di essermi meritato la fiducia delle persone perché dico quello che penso. Mi piace guardare la gente negli occhi. Quindi non ho da dire niente a nessuno indirettamente.
Orsucci: Preferisco usare altri canali per comunicare con le persone,il contatto diretto è sempre il migliore. 

Cosa pensi di questo blog?

Vaglini: Questo blog mi piace, bella idea, bravo Adri!!!
Sempre che serva a parlare di gioco in maniera costruttiva, senza scendere in inutili polemiche.
OrsucciQuesto Blog, e chi lo amministra lo sa, l'ho apprezzato fin dalla sua nascita e mi auguro che continui a rimanere una voce indipendente e libera.

Un pronostico sul gioco 2014 un pronostico ?
Vaglini :per il pronostico senti Pericle e Marco Raddi...
Orsucci: Pronostico 2014: ce la metteremo tutta!!!

Buon gioco 2014 "Numquam retrorsum" "Ultra Dimidium"