Nome?
Gianfranco
Cognome?
Micheletti
Ruolo attuale all’interno della
Magistratura del Santa Maria?
Ufficiale addetto.
La tua storia
nel gioco del ponte?
La mia avventura nel Gioco inizia nel
1982. Con i colori boreali nel cuore debutto come Celatino, gruppo di
cui, con gli anni, divento Comandante. Poi una prima svolta
inaspettata, nel 1994, l’allora Comando di Tramontana decide di
affidarmi il ruolo di Maggiore Sergente per poi passare a Maestro di
Campo e avanti così sino al ruolo di Consigliere Civile nel 2005. Un
ulteriore svolta, inaspettata, avviene nel 2006. L’allora Sindaco
Fontanelli, dopo aver sciolto Comandi e Consiglio degli Anziani,
causa l’Edizione fallita dell’anno prima, crea un pool di
“esperti” così formato, il sottoscritto per Tramontana, l’amico
Orsucci Paolo per Mezzogiorno e Nicola Piegaja come elemento esterno,
pool che doveva gestire tutte le fasi per la messa in opera
dell’Edizione 2006. La regola su cui ci fu affidato l’incarico
era, " Modificate ciò che volete, fate gli esperimenti che
volete, ma, se non va in porto anche quest’anno, il Gioco potrebbe
avere vita corta". Non sto a dilungarmi su cosa combinammo nei
mesi successivi, fatto sta che tutto andò a buon fine. Il Gioco era
salvo. Da qui accettai la nomina come socio della Fondazione Gioco,
nata l’anno successivo e poi la nomina a Consigliere Anziano, per
alcuni anni ho resistito, ma il tipo di attività non era nel mio
DNA. Stare in tribuna con la toga rossa e non poter essere in Piazza
sotto le bandiere boreali mi rendeva claustrofobico. Decisi di
abbandonare e tirarmi da parte. Così fu, ma appena fuori dal palazzo
fui placcato dall’amico Lorenzo Bani che mi rivolle al suo fianco
come Consigliere Civile di Parte nel 2011. Al termine di questa
edizione, decisi di attaccare la spada al chiodo, dovevo resettare il
cervello. La cosa che mi aveva mandato maggiormente in bestia fu
l’avermi dato la nomea di essere una persona inaffidabile, si vede
avevo pestato i calli a qualche antipatico che voleva spazio e aveva
timore della mia presenza. Stavo godendomi la pensione quando squillò
il telefono … , ma questa è un’altra storia.
Come sei stato contattato per
entrare a far parte della magistratura del Santa Maria?
Una telefonata alle 23,30 di un venerdì
sera. La voce amica di Sandrino (Alessandro Bartalini) mi offre
l’opportunità di rientrare nella nuova squadra del Santa Maria.
Tutto nuovo, gente nuova, un buon Capitano. “Pensaci su fu l’ultima
risposta.” Non ero molto sicuro e passai alcuni giorni molto
agitati dove sfogliavo la mitica margherita: “torno o non torno”?
Altre telefonate di amici, quelli veri, mi portarono a tentare questa
nuova avventura, accettai di fare il ruolo di Ufficiale Addetto e
oggi sono di nuovo qui e in un ambiente sano e sereno. •
Un consiglio per un giovane ragazzo o
ragazza che vuole partecipare al corteo storico?
Amare la nostra Città, la sua storia,
capire che il Gioco non è una realtà inventata dal nulla, ma una
realtà che fonda il suo passato nella storia e per questo va
affrontata con serietà e passione. Anche qui è bene studiare per
capire cosa è il Gioco, che lingua parla, amare il suo corteo,
apprezzare il lavoro dei combattenti e dei loro Capitani. Altra cosa,
e non da poco, decidere da che Parte stare, è li il bello, allora
nasce la competitività che è linfa vitale di tutto.
Da veterano del gioco come è
cambiato il gioco da gli anni 80/90 ad oggi?
I cambiamenti ci sono stati e molti. Ma
sono cambiamenti naturali e dovuti al fatto che questo ritornare al
nostro passato non aveva ancora le radici solide e le persone le idee
chiare. Ancora sta crescendo, si sta muovendo, sembra che possa
tracollare da un momento all’altro, poi si riprende con forza. E’
certo che i cambiamenti sono dovuti a tantissimi fattori, il
combattimento che si affina anno per anno, le Magistrature che stanno
cercando di ritornare sul territorio e rendersi visibili, gli stessi
gruppi armati che cercano di diventare realtà solide. In alcuni casi
siamo cresciuti, in altri c’è stato un trend inverso. A tutto
questo aggiungiamo l’avvento dei social network, cosa di non poco
conto. Un mondo virtuale dove si scambiano notizie, si chiariscono
situazioni, si aprono scontri aperti con questo o con quello e tanto
altro ancora. Il Gioco è una creatura che vive con il mondo di tutti
i giorni.
Facendo un confronto con il palio
di Siena,qualcuno accusa le figure che orbitano intorno al gioco di
avere' meno attaccamento alla propria parte e/o magistratura come mai
tanti passano da un all'altra parte con tanta facilita'?
Mai fare un raffronto tra il Palio e il
Gioco. Il Palio vive di una sua storia centenaria, vive in un
contesto dove da secoli si nasce e si respira quell’aria e poi ci
sono i soldi, molti soldi. Il Gioco vive anche grazie all’apporto
di persone, soprattutto nei combattenti, che vengono da fuori Pisa,
quindi non hanno certo amore per quella Parte o per quel quartiere.
Così è sempre stato e così sempre sarà. Quello che mi
infastidisce sono le persone che occupano posti di Comando o ruoli
nel civile, quelli dovrebbero tenersi la propria casacca e non
attraversare il Ponte, ma ahimè. La mia regola è che se nasco
Boreale, morirò Boreale, altrimenti niente Gioco. Se non ci fosse
chi la pensa come me che motivo avrebbe di esistere il Gioco, dove
sarebbe il gusto della sfida?
Dopo diversi anni di sconfitte
amare sul ponte la magistratura del Santa Maria è tornata alla
vittoria le tue sensazioni?
Non ho mancato di dimostrare per ore la
mia gioia. Quando la bandierina è inesorabilmente caduta, avevo le
lacrime agli occhi. Due anni di lavoro serio e senza fare
strombazzamenti, sacrifici, un Capitano serio e ponderato che ha
azzeccato quello che si era ripromesso, dei ragazzi, giovani e
tenaci. Chi vuole di più?
Come si presenta il Santa Maria
al nastro di partenza per il 2014?
Con i piedi per terra, la vittoria del
2013 è già cosa passata. Ora si riparte da zero e si rimonta il
tutto giorno per giorno, come se non fosse successo nulla. Viviamo
alla giornata.
Se dico Marco Vaglini un tuo
giudizio?
Il piccolo paggio che diventa il
grande Generale. Un ottima scelta, finalmente un giovane ai massimi
vertici. Una persona che ha fatto la gavetta in silenzio, è sempre
stato fedele ai Comandi che si sono succeduti, ha saputo essere
critico nei momenti giusti ma non polemico. Non posso che essere
felice di questa scelta e non certo perché, come pensa qualcuno, il
sottoscritto stia nella sua ombra. Chi lo pensa si leva la sete col
prosciutto e ci godo. Il nostro Generale sa quello che vuole perché
con umiltà e con voglia di imparare non ha mai pensato di arrivare a
coprire ruoli di comando prima di esserne all’altezza. Insomma, non
è un pavone.
Tre personaggi che hai ammirato
durante questi anni del gioco che ti sono rimasti nel cuore?
Tre è
un bellissimo numero e penso di non avere difficoltà a menzionare
questi nomi: il primo è Ivo Pucciarelli, colui che veramente è
riuscito ha farci amare il Gioco da subito, a iniettarcelo nel cuore
e nella mente. Chi si scorda più le serate al Campo Scuola durante
le prove, quando ci riuniva sulla scalinata del palazzetto e ci
caricava con racconti e motti. Non se la prenda nessuno ma il suo
ruolo è suo e di nessun altro. Il Luogotenente Generale, l’unico.
Altra persona che ammiro è Maria Teresa Rossi Benvenuti, amante del
Gioco, ogni cosa da fare era sempre studiata nei minimi particolari,
verificata, ripassata. Chi si scorda più le cene della Vittoria
fatte in San Zeno con più di quattrocento inviatati, il tutto a
costo zero? Le battaglie all’ultima motto col rimpianto Sergio
Paradossi, uno dei tanti che non voleva le donne del Gioco ma che,
sotto sotto, ammirava la battagliera Generalessa. E ultimo, ma non
ultimo, il carissimo Maurizio Benvenuti. Persona che mai dimenticherò
e che rimane indefesso nel mio cuore. Nei momenti di crisi riusciva a
ridarmi la giusta spinta per ritrovare la strada perduta, con poche
parole rimetteva in piedi situazioni che sembravano perse. Ecco
questo è un altro aspetto del Gioco, bello ma anche triste, perché
si conoscono centinaia di persone che gravitano attorno a questa
grande famiglia, e, ogni tanto, qualcuno se ne va, lasciando un’ombra
nel nostro cuore.
Da amante del gioco del ponte
credi che qualcuno sia contro producente nell'ambiente ?? chi è???
per quali ragioni?
Potrei essere anche io, a seconda di
chi guarda la cosa. Brutto essere giudice degli altri. Avrei piacere
che ciascuno faccia una propria introspezione e abbia il coraggio di
capire se col suo fare è deleterio a questo mondo. Se lo è corra ai
ripari.
Le attività del Civile della
vostra magistratura nel 2013 e quali progetti futuri per l’anno
2014?
Nel 2013 abbiamo iniziato un lavoro di ricucitura della
Magistratura col tessuto cittadino nel nostro quartiere. Con le
nostre attività abbiamo riallacciato contatti con i venditori
ambulanti di via Santa Maria, con il Comitato di Piazza delle
Vettovaglie ecc. Ora puntiamo a fare altri recuperi e ci stiamo
adoperando perché tutto riesca bene e in maniera intelligente.
Vedrete.
Questo blog si chiama "il
gioco del ponte senza peli sulla lingua" hai voglia di dire
qualcosa che non hai mai detto sul gioco ad una persona, oppure ad
una squadra ?
Scusate ma se mi poteste vedere un ghigno malefico, è
apparso sul mio volto. Avrei voglia di affilare il rasoio e tirare
qualche fendente. Sì, qualche sassolino nella scarpa l’ho e quindi
vorrei dire a……, Questo lo farò quando lascerò definitivamente
il Gioco. Una cosa sola, non amo i pavoni che pretendono di essere in
prima fila senza avere né arte ne parte. Ce ne sono tanti. •
Un giudizio sul blog ?
Ottimo, tutto
quello che parla di Gioco in maniera intelligente, è buono e questo
blog non è da meno.
Nel 2014 sarà ancora Borea a
Vincere ???
Troviamoci sul ponte il 29 giugno 2014
verso le 23,00 e prendendo un caffè ve lo dirò. ALLA GIORNATA.
Nessun commento:
Posta un commento