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venerdì 7 ottobre 2011

Gergo tecnico

Alcuni termini, pur con marcate differenze tra le Magistrature, vengono utilizzati dal Capitano e dai combattenti per comunicare durante lo svolgimento del combattimento.
  • "entra ": quando il Capitano chiama i combattenti ad esercitare la pressione costante o a caricare in vista di un attacco, oppure quando un attacco è andato a buon fine ("l'attacco è entrato"); ogni Capitano fa intendere ai propri combattenti quando è il momento di attaccare e quindi caricare con modalità diverse e tenute gelosamente segrete, per non lasciare troppo agio all'avversario nell'interpretare le sue mosse;
  • "venire indietro ": quando la squadra soffre e deve quindi effettuare dei passi avanti, perdendo centimetri di corsa del carrello, per potersi riposizionare stabilmente;
  • "steccarsi ": si dice dell'atto di riprendere la corretta posizione di spinta sotto il carrello;
  • "dondolino ": un intenso scambio di attacchi tra le due squadre; una squadra attacca, l'avversaria riceve l'attacco e risponde a sua volta con un attacco e così via sino a che una delle due squadre riesce a "fare entrare" in maniera definitiva l'attacco;
  • "vuoto ": si dice quando si avverte un calo di pressione da parte della squadra avversaria ed è, in genere, il momento di attaccare;
  • "su di vita": un moderato aumento di pressione che si esercita non con le gambe, ma con le braccia e la schiena;
  • "eccoli ": esortazione del Capitano che intuisce l'arrivo di un attacco da parte dell'avversario e chiama i suoi combattenti ad esercitare la massima resistenza;
  • "rincalzare ": si dice dell'atto di accrescere la pressione esercitata dal combattente con la moderata flessione di una gamba.
Come detto, ogni Magistratura sviluppa un proprio gergo e segnali convenzionali per gestire, incompresa dall'avversario, il combattimento. Tra i combattenti si possono distinguere alcuni ruoli convenzionali, propri forse di un'epoca passata del Gioco. A seconda delle caratteristiche fisiche e di spinta del combattente, questo si può quindi classificare in "combattente di tenuta" quando questi riesca a esercitare una spinta considerevole per un periodo prolungato di tempo, o in "combattente da massimale", quando questi riesca ad avere un massimale di spinta molto considerevole. Combattenti di eccezionali doti fisiche possono manifestare entrambe le caratteristiche. Inoltre, a seconda della posizione sul tubo, si distingue in "interno" ed "esterno": l'esterno è generalmente un combattente molto potente, che è in grado di esercitare una forte pressione istantanea sul tubo mentre l'interno, generalmente più basso di statura ma non necessariamente meno potente dell'esterno, regge il tubo al compagno una volta che questi abbia esaurito il suo spunto e necessiti di un momento di riposo per steccarsi e rientrare in pressione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_del_ponte#Gergo_tecnico

2 commenti:

  1. Capopolo ti sei scordato di inserire un comando molto famoso, soprattutto a Nord dell'Arno: "Fermi lìììììì"!

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